Francesco Fassbinder

Racconti, poesie, critiche di Francesco Santoro

martedì 10 dicembre 2013

Una poesia insonne

La notte è tutta mia
mi appartiene
come questo corpo ampio
inerme
ripieno di stelle
che respira

un’infanzia ormai spenta
fatta di odori
di noci spaccate
sulle ginocchia del nonno

c’è chi sa tanto di me
tanto da poter dire

tanto che a me
sembra di non saper nulla

un’assenza
il vuoto dei desideri

il mondo
gira in un motore a folle
è benzina
olio lubrificante
acqua per il raffreddamento

una mucca dorme seduta
nel ghiaccio

latte di luna sarà
per il suo piccolo

anch’io lo berrò
ai raggi del mattino

per dare al giorno

un’ombra di senso.

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