Due del mattino, per le strade di Polignano a mare e in auto.
A – è un grande regista
B – silenzio
A – un film melanconico
B – nostalgico
A – B silenzio
A – non parlava di noi
B – è vero, ma anche loro sono
delle persone, persone pensanti, in movimento, che amano e soffrono, qualcuno
di loro conosce la morte, come la vita
A – la loro vita
B – la vita
B – melanconico, ma anche
nostalgico
A – erano tutti grassi
B – sono attori, quando vogliono
dimagriscono
A – per ora sono grassi
B – la Ferilli ha un gran fisico
A – me la sogno di notte
B – Herlizca?
A – un grande attore
B – ha interpretato
magnificamente la contraddizione dell’uomo di Chiesa. Non solo. Il suo
personaggio rappresenta l’ipocrisia della Chiesa, di certa Chiesa, la parte
nera, oscura
A – un grande attore
B – un grande attore. Il
riferimento principale del film è Fellini, il ritratto di una dolce vita in
decadenza, se non già morta, come se i cadaveri dell’incendio fossero ancora
fumanti
A – e Servillo respira il fumo
B – a pieni polmoni
A – ma cos’è questa grande
bellezza?
B – l’utopia o la verità. A
seconda di cosa scegli, di cosa sei
A – la verità
B – la ricerca e il ritorno a
l’età mitica del primo amore, della visione del primo amore e della bellezza.
L’odore. L’odore della bellezza
A – anche quello ha respirato a
pieni polmoni
B – meno male, altrimenti non
avrebbe scritto quel romanzo
A – ricordi il titolo?
B – no
A – la Santa ?
B – la Santa rappresenta sì la
povertà, la semplicità, la devozione, lo spirito della terra, ma soprattutto la
compassione. La compassione per quelle esistenze. Le esistenze della mondanità
romana d’inizio millennio
A – Roma è bella
B – sempre. A me non ha mai
deluso
A – io non la conosco
B – meno male. Ti mette in
difficoltà con te stesso, vuole sapere subito cosa sei. Pretende. Piena di
storia, accadimenti, diversità, poteri
A – la Nana ?
B – bisogna sempre avere un’amica
e confidente, poi quando è il tuo datore di lavoro, tanto meglio
A – altri riferimenti?
B – Pasolini, in certi momenti,
in maniera molto sottile, soprattutto nella scelta di alcune location. Poco o
niente di politico
A – bella la luce
B – la luce di Roma. Anche alcune
immagini aldilà di Fellini. L’immagine che mi ha colpito di più è stata quella
del passaggio in macchina di notte della donna
A – non la ricordo
B – e quella del calciatore
A – a me non ha detto niente di
nuovo
B – che cosa?
A – il film
B – in realtà, neanche a me.
Respiri di decadenza, con la possibilità di amare ancora. Di vivere per il
piacere di vivere. Abbastanza fine a se stesso. Senza un senso preciso. Forse
la grande bellezza. Il sogno
A – Flaubert
B – Flaubert, Proust, Celine
A – tu chi scegli?
B – Celine, per sempre.
A – B silenzio
B – troppe pubblicità, Martini,
Citroen…, troppa ostentazione, in realtà si tratta della vita che si ritrovano
a vivere
A – com’è che la vodka è volgare?
B – di bassa lega. Si fa dalle
patate e ritorna nelle patate
A – è buona però
B – io non la bevo più. È russa.
Preferisco leggere Dostoevskij, ma questo è un altro discorso. Anche Garrone lo
preferisco, mi è più vicino, ma questo è ancora un altro discorso
A – grande Servillo
B – è un Attore. E un uomo
A – ma quelli fanno quella vita?
B – in parte credo di sì
A – ne hai compassione?
B – non tanto, non sono un santo,
mi piace ciò che fanno
A – lo scriverà poi il libro
B – il libro è già il film
La macchina sfreccia oltre cento in direzione ovest, seguita a nord da
una mezza luna con vicino una stella.
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